Risveglio
Aprì gli occhi e per qualche istante fece fatica a ricordare dov’era. Poi una fitta lancinante alla gamba lo aiutò a ricordare gli facevano male anche le spalle la stanza era in penombra ma fuori cominciava a far capolino il sole. Era sveglio ma continuò a tenere gli occhi chiusi.
Ad un certo punto materializzò la figura della ragazza che era in piedi e che stava riponendo qualcosa dentro un armadio si muoveva con molta circospezione facendo bene attenzione a non fare il minimo rumore. Mentre attraverso un bagliore della finestra si rese conto che era ancora completamente nuda. Quanto era bella, forse la perfezione non esisteva, però lei ci andava molto vicino. Decise di non aprire gli occhi e di bearsi di quella presenza che agiva senza la sua interferenza.
Andò verso il telefono fece pochi numeri e cominciò a bisbigliare in giapponese. Si inginocchiò ai piedi del letto alla maniera giapponese e rimase in attesa si mise la giacca sulle spalle evidentemente sentiva un po’ freddo. Un colpo flebile alla porta la fece alzare.
La stanza ormai era illuminata bene. Era Yuko aveva un grosso pacco sulle mani, entrò in silenzio
E posò tutto sul tavolo. Lui fece un piccolo movimento per poterle guardare meglio.
Rimasero ferme come impietrite per alcuni istanti, guardarono verso di lui, rimasero ferme ancora un po’ poi cominciarono a rovistare nel pacco. Suki prese qualcosa e cominciò a mangiare avidamente. Che idiota l’aveva lasciata a digiuno. Yuko intanto tirava fuori della roba dal pacco ed elencava in giapponese.
Riconobbe una gonna, un paio di mutande, una giacca. Ormai era proprio giorno.
Yuko mise tutto dentro un armadio, mentre Suki addentò un altro panino con voracità.
Non capiva il giapponese però capiva che Yuko stava scherzando sulla sua nudità.
Suki fece finta di darle uno scappellotto, e fece segno di fare silenzio. Poi notò i segni sulle natiche e fece dei gesti di sorpresa. Suki le fece segno di fare piano di non fare rumore poi raccolse la canna gliela mostrò facendole capire che era molto dolorosa. Yuko le diede un bacio sulla guancia e se ne andò. Si inginocchiò vicino al letto e fini di mangiare il panino. Aspettava che lui si svegliasse.
Si rimise la giacca sulle spalle, evidentemente fuori dalle coperte, non era molto caldo. Aveva una gran voglia di tirarla dentro e di scaldarla lui, ma era troppo presto. Aveva sempre sognato di vivere quella situazione e adesso non doveva sprecarla.
Decise che era ora di svegliarsi.
A piccolissimi passi andarono verso il bagno la gamba faceva davvero male. Non poteva proprio appoggiarla. Erano le sette e dieci. Ci volle una minaccia per impedire a Suki di entrare nel bagno.
Sentì il telefono squillare e sentì la voce di Suki che rispondeva in giapponese.
Il dottore dice che onorevole padrone non deve mangiare niente perché deve fare analisi. Suki ha pensato di fare salire la sedia con le ruote. E’ fuori dalla porta che aspetta, ma Suki a molta vergogna a fare vedere lei nuda. Suki può mettere i vestiti onorevole signore?
La ragazza arrossì in modo violento non disse niente, ma divenne rossa in maniera evidentissima.
La ragazza obbedì senza dire niente, sembrava un cane bastonato.
Scrisse qualcosa, poi lanciò il taccuino sul letto.
Decise che sopra alla biancheria intima avrebbe indossato solo una veste da camera.
La sentiva distante era pensierosa e senza la minima partecipazione neanche quando gli infilò gli slip accennò ad un piccolo interesse.
La sentiva tremare. Giunti davanti alla porta afferrò lui la maniglia.
Fece uno scatto come un felino e sparì dietro la porta ma la lasciò semiaperta.
Aprì la porta di ingresso e trovò subito fuori due fattorini che si precipitarono a sorreggerlo.