Le nuove allieve
Per qualche istante ci fu un completo silenzio poi ricominciò il brusio normale della sala.
Ormai anche Susan aveva perso d’ interesse.
- Vedo che vi è andata male dopo che sono uscita io disse Jennifer rivolgendosi alle altre due commensali.
- Purtroppo non gli è bastata la vostra cavalcata disse Liza arrossendo visibilmente
- Ci ha legate una accanto all’ altra e ci ha frustato insieme… credevo di morire.
- Allora io cosa devo dire che me ne ha date di più…
- Ma anche io le avevo già prese durante la gara.
- Si ma io le ho prese tutte consecutivamente.
- E io allora… che non ho ancora finito…
- E che ci posso fare io ? è colpa tua se non lo hai preso adeguatamente.
- Ma sei tu che devi spiegarmelo io ho fatto tutto il possibile.
- Sei una stupida, sei andata a coinvolgere anche me.
- Io non ho coinvolto nessuno ha fatto tutto lui.
- Se dopo non mi ubbidisci te ne darò 40 anche io.
- Non ci provare eh !
- Si che ci provo se non mi ubbidisci vedrai se ci provo.
Le fece una smorfia e una linguaccia.
- Smettetela di litigare e raccontatemi cosa è successo.
- Dopo averci frustato ecco… insomma… lo sapete no come va a finire…
- Ci ha cavalcate tutte e due, però quella stupida lo ha fatto arrabbiare.
- Ma mi faceva un male boia
- Ma non vi ha unto con l’olio ?
- Si si mi colava per tutta la coscia però mi faceva un male boia non lo sopportavo
- E così stasera mi tocca insegnargli come l’ho preso io… si insomma come ho fatto io, ma come faccio ? Mica sono un uomo io come faccio a insegnargli.
- Ma se ti ha lubrificato come fa a farti male ?
- E che ne so… io non lo sopporto e mi fa male.
- Ma ti sei rilassata ?
- Ecco io penso questo secondo me non si rilassa abbastanza.
- Si io mi rilasso ma mi fa male e poi come fa uno a rilassarsi se fa male.
- Sei una stupida.
- E che tu sei più larga di me e lo prendi meglio.
- Ma come faccio ad insegnarti ? Miss ma come faccio a fargli capire come deve fare ? Pensate che dovrei sculacciarla con qualche attrezzo?
- Non credo che occorra sculacciarla gli spieghi per bene come hai fatto tu.
- Ma miss io DEVO sculacciarla devo dargliene almeno 20 ma sto pensando che se continua così gliene darò 40 pure io.
- Sei una carogna ha detto 20…
- No… ha detto 20 più quelle che meritavi. Miss e se poi mi fa fare il complemento anche a me ?
- Ma noo non credo, dimmi cosa vi ha detto con esattezza Mylord.
Impostò la voce come fosse quella di un uomo poi disse.
- Ricordatevi di darle 20 sculaccioni forti prima di andare a dormire. Poi ha aggiunto più tutti quelli che avrà meritato durante la lezione… ah… mi sono dimenticata ha detto anche che devo insegnarle per tutte le sere della settimana
- Poi la prossima settimana mi ha fatto mettere come “culo di giornata”. Disse Charlotte preoccupata. tutta la settimana… oh miss ci pensate ??? TUTTA LA SETTIMANA.
- Eh Bhe certo ti conviene imparare alla svelta o avrai molte difficoltà a sederti la prossima settimana.
Una inserviente passò a ritirare i piatti e la conversazione si interruppe.
- Si va bene pollo con patate anche per me. No lei no… lei verrà a prenderselo da sola.
- Miss io non ho più fame mi basta la minestra.
- Si ti credo ma, siccome non ho nessuna voglia di farti da complemento andrai in cucina lo stesso… prenderei solo il pollo ti siederai di nuovo e poi andrai a prenderti le patate e poi ti siederai di nuovo e poi andrai a prendere la frutta e anche il dolce. Sempre una cosa alla volta avete capito ?
- Ohh miss…
- Silenzio non siete più autorizzata a parlare Andate in cucina a prendervi il pollo
Susan si alzò e automaticamente si guardò le natiche
- ohhh… Disse piagnucolando nel vedere qualche gocciolina di sangue che colava lungo le natiche
Poi a piccoli passi si diresse verso la cucina.
- Miss cosa ha fatto?
- E’ stata particolarmente negligente.
- Miss io non vorrei essere negligente ma proprio non so come insegnare a Charlotte. E per tutta la settimana poi… Ho paura miss va a finire che se questa stupida non impara sua eccellenza se la prenderà con me.
- Si anche io credo che se non imparerà se la prenderà con voi, ma voi insegnatele no…
- Ma come faccio ? miss… aiutatemi vi prego.
Susy stava tornando e questa volta camminava più spedita.
Posò il piatto sul tavolo e si accinse a sedersi.
La stavano guardando tutte, respirava affannosamente si aggrappò al tavolo e lentamente… lentamente andò incontro al suo tribolo.
Emise un lungo gemito articolato. Respirava forte con il naso… stava soffrendo era chiaro per tutti.
- Miss vi prego aiutatemi disse Liza Non voglio finire come lei.
- Va bene… dopo cena venite da me passate dalla fureria a farvi dare qualcosa di adatto per sculacciarla e venite da me. Vi aspetto
- Grazie miss. Disse Liza.
- Io… Io non ho più fame vado rinfrescarmi un po’ va bene tra un ora miss ?
- Si va benissimo
- Io finisco la frutta e ti raggiungo tra un po’. Ci vediamo dopo in camera.
Si salutarono con un cenno della mano.
- Miss.
disse Liza dopo che Charlotte fu uscita dal refettorio.
- Miss veramente io pensavo di sculacciarla con la mano è proprio necessario che passi in fureria ?
- Se sua signoria ha detto di darle 20 sculaccioni voi dategliene 20 ma se vi dice più quelli che avrà meritato durante la lezione è evidente che 20 non bastano più. Milord vi sta mettendo alla prova sa benissimo che tra di voi c’è complicità e che avrete molto riluttanza nello sculacciarla, vi lascia libera, vi da un suggerimento e basta. Non vi dà un ordine, però vi aspetterà al varco e se nella settimana di servizio Charlotte non lo soddisferà bhe io credo che la settimana successiva toccherà a voi.
- Si miss… anche io temo questo.
- Fatevi dare un tawse così che se Charlotte non lo soddisferà potete sempre dire che avete fatto del vostro meglio.
- Ma miss abbiamo sofferto tanto oggi pomeriggio mi sembra crudele…
- Fate come volete ma ricordate… Il cerusico pietoso fece la piaga puzzolente.
- Va bene miss mi farò dare il tawse ci vediamo tra un ora. E se ne andò pensierosa.
- Miss posso… posso parlare ?
- Cosa c’è non vi piace la cena ?
- Miss non resisto più miss vi prego…
- Va bene alzatevi.
Susy scattò in piedi come una molla appoggiò il ventre al bordo del tavolo e cominciò a scalpitare
- non vi toccate… Non avete il permesso
- uhhhscccc bruciaaa miss uuhhhsccc…
- è una punizione
- però questa è un a tortura…
- Chiamatela come volete non ha importanza.
- Miss io… io non ho più fame vi prego rimandatemi in camera.
- Rimettetevi seduta io non ho finito di mangiare tornerete in camera con me.
- Siete… siete senza cuore ecco…
- Vi permetterò di non mangiare più ma non posso risparmiarvi le sedute, quindi se volete potete rinunciare a mangiare ma dovrete alzarvi e sedervi per 5 volte di seguito.
- Ma miss… miss mi mancava solo le patate la frutta e il dolce.
- E allora continuate a mangiare.
Scoppiò a piangere come una bambina. Sentiva il senso di una ingiustizia sentiva che qualcuno la stava piegando si sentiva sopraffatta.
Si rimise seduta con un piccolo grido che attirò l’ attenzione di quelle ancora presenti.
- Ma perché 5 volte ? ne devo scontare solo 3
- State parlando senza autorizzazione
- Chiedo perdono…
Così dicendo si alzò ed andò in cucina a prendere le patate.
Praticamente erano rimaste solo loro due nel refettorio le inservienti cominciavano a pulire la sala cominciando dal fondo della sala.
- Aspettami qui faccio un salto in cucina
- Posso alzarmi miss ?
- No rimanete seduta.
- Ohh…
Varcò la soglia ma non c’era nessuno sorpresa si guardò attorno e vide la porta della dispensa aperta.
Stava per chiamare Josephine quando senti un gemito inconfondibile.
Incuriosita senza far rumore si affacciò sulla porta. La stanza era buia vi era solo un piccolo lume acceso e c’era ancora una fievole luce che filtrava dalla finestra.
Non le vide subito fu attratta dai gemiti.
Una delle inservienti era seduta su alcuni sacchi di farina accatastati e Josephine in piedi la teneva per le caviglie sollevandola in alto.
Affondava la faccia sul pube e leccava.
Gemeva di piacere mentre Josephine la insultava oscenamente.
Jennifer si acquattò contro la parete e rimase a guardarle.Era incuriosita ma anche eccitata.
Ad un tratto come spinta da una forza irrefrenabile Josephine sollevò la ragazza come fosse un fuscello, la girò bocconi sui sacchi le assestò un paio di sculaccioni poi si alzò le gonne e cominciò a strofinare il suo ventre contro il culo nudo della ragazza.
Doveva essere eccitatissima perché dopo pochi colpi cominciò a grugnire come un orso e aumentò il ritmo dello sfregamento.
Jennifer capì che era arrivato il momento di andarsene. Ritornò in cucina tra le verdure prese una zucchina grande come il pene di un uomo e uscì come se non avesse visto niente.
- miss mi posso alzare?
- Si prendete il cuscino torniamo in camera.
- Miss mi posso rivestire ?
- No.
Uscendo aprì la porta a Susy e aspettò che fosse passata.
Camminava speditamente costringendo Susy a trotterellare ridicolmente.
- Miss aspettatemi… non correte.