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La prima punizione...

- Bene, entrambe siamo arrivate alle stessa conclusione. Adesso è proprio necessario  applicarvi una punizione come si deve. Ne va del vostro bene. Ve ne rendete conto ?

- Si miss –

- Molto bene. Ecco da questo istante voi siete una corrigenda. Nello stesso istante in cui qualcuno, che ne ha l’ autorità, vi annuncia la sua intenzione di punirvi, voi immediatamente passate dallo status di  allieva a quello di corrigenda, …e vi rimarrete fino a che non vi verrà annunciata “ e-spli-ci-ta-ment-te “ la fine della VOSTRA punizione, è chiaro ? Mi sono spiegata bene ?

- Ssi… miss sissignora – disse deglutendo preoccupata.

- Quindi la corrigenda è consapevole di dover subire una punizione e NON si deve assolutamente sottrarre in nessun modo al proprio destino, è chiaro ? -

- Sissignora –

- Il dovere principale, ma direi, il pensiero principale, o meglio… l’ Unico pensiero della corrigenda DEVE essere quello di assecondare e facilitare in tutti i modi l’ esecuzione… deve assolutamente eseguire tutti gli ordini e… attenzione perché questo è difficile… deve DONARSI. Deve donare il suo corpo al tutore. Deve DONARE il suo culo metterlo a disposizione del tutore. E’ chiaro ? –

- Sissignora -  disse  asciugandosi un lacrimotto sulla guancia destra. Poi continuò.

- Miss qual’ è la punizione più alta ? –

- La punizione più alta NON esiste qui l’ unica legge è il volere dei superiori. Possono essere pochi colpi o possono essere tanti colpi non dipende dalla corrigenda, o meglio dipende anche dal comportamento della corrigenda ma, è sempre il tutore che decide quando una punizione è finita.

- Ma Miss, non è giusto, è… è una ingiustizia –

- Si è una ingiustizia ma, è l’unica legge in vigore qua dentro. E… non ti consiglio di protestare –

- Si miss –

- E’ dovere della corrigenda procurare gli strumenti con cui deve essere punita. Quindi adesso andate al mio armadio e… prendete la cinghia di cuoio che avete già visto. Su svelta eseguite –

 

Fanny obbedì, lentamente, seguita dallo sguardo competente di Jennifer attraversò la stanza.

Aprì l’ armadio, un rapido sguardo, poi prese l’ attrezzo e prima di richiudere si voltò verso la sua maestra in attesa di conferma.

Le fece cenno di “si “ con il capo

 

- No. NON va bene. La punizione è un  rito… un atto ieratico non può essere guastata da volgarità. Mi state portando lo strumento della vostra punizione NON una scopa. DOVETE portarlo e dovete consegnarmelo come se fosse su un vassoio… con entrambe le mani. Dovete avere molto rispetto dello strumento perché esso è il trade-Union tra voi e il vostro signore.

- Scusatemi miss… io… io non lo sapevo –

- Va bene ritornate verso l’ armadio e riportatemelo –

 

Mani sui fianchi sguardo inquisitore Jennifer non perdeva un solo movimento. Pensò che, se avesse portato gli stivaletti con i tacchi alti, Fanny sarebbe stata la perfezione. La corrigenda ideale. Naturalmente dopo un adeguato addestramento.

Le si fermò davanti con le mani protese,  in  offerta palme verso il cielo.

- Bene… si… decisamente meglio. Dovete solo avere la testa leggermente più bassa. Ora guardate lo strumento che avete in mano. Che effetto vi fa? –

- Ecco io… miss… non lo so… -

- Vi piace ? –

- Per niente fa un male boia –

- Rispondete con più rispetto –

- Scusatemi miss… chiedo scusa… è molto doloroso miss –

- Debbo mettervi in guardia lui è uno dei più buoni. Si chiama Lochgelly –

- Ma miss è terribile come farò  a resistere agli altri ?

- Come facciamo tutte… piangendo  urlando e stringendo i denti. Bene guardate lo strumento cosa vi sembra?  A che cosa somiglia ?

- Non lo so miss mi fa solo paura.  Disse alzando le spalle.

- Va bene non importa… io la prima volta che lo vidi, mi sembrò la lingua di un serpente.

- Io invece ho pensato  che non somiglia a niente e che non serve a niente.

- Brava si in effetti non è uno strumento " adattato ". Il sellaio che l’ ha costruito l’ ha fatto solo ed esclusivamente per sculacciare noi… e ha messo il cuoio doppio per farci piangere meglio.

- Sua signoria deve essere un uomo molto cattivo…

Un ceffone in piena guancia la lasciò senza parole.

- Non ti azzardare a nominare in questo modo sua signoria

- Ma io credevo…

- Voi non dovete credere… niente,  parlatene solo con grande rispetto.

- Si Miss… sissignora.

- Bene. Ora che avete procurato lo strumento con cui sarete punita a cosa dovete pensare ? Qual’ è il secondo pensiero che deve avere una corrigenda ?

- Ubbidire agli ordini.

- Questo è fuori discussione e vale per tutte corrigende e non…  cosa vi ho insegnato poco fa ?

- Miss vi prego… tutte queste domande mi fanno tremare le gambe… ho paura miss… vi prego punitemi subito… non riesco a seguirvi…

Un altro ceffone in pieno viso le troncò il discorso di nuovo.

- Sciagurata che altro non sei… un comportamento come questo davanti a sua signoria significa…  non poterci più sedere per un mese intero sia tu che IOOO!!! capitoooo!!!…

Disse gridando quasi istericamente.

- Vi prego perdonatemi… perdonatemi… si insegnatemi… o... io non voglio far arrabbiare sua signoria…e … neanche voi.

- Guai a voi se mostrate segni di impazienza… il tutore fa quello che vuole… Fa e dice quello che vuole ci mancherebbe altro. La corrigenda  non si deve permettere di pronunciare sillaba… per questo adesso voi prenderete 10 colpi in più. E… badate bene solo 10 colpi perché siete arrivata oggi, ma non vi permettete più di interferire con la punizione… Avete capito ???

 

La ragazza si era sbiancata in volto, teneva il tawse alto con le due mani e piangeva. In un attimo di coscienza si rese conto che doveva rispondere alla domanda e balbettando disse:

- Si miss.

- Bene. Allora torniamo a noi…  Cosa dovete pensare ora ? Lo strumento lo avete  quindi? … adesso a che cosa dovete pensare ?

 
Fanny alzò gli occhi al cielo per capire cosa le veniva richiesto li chiuse un attimo per concentrarsi meglio

- Il… il posto dove mettermi… miss

- Apprezzo la vostra buona volontà… Il posto dove mettervi vi verrà ordinato dal vostro tutore è un pensiero che non vi compete, perché la posizione in cui dovrete mettervi è prerogativa di sua signoria. Sarà lui a decidere dove avrà piacere di punirvi. Quale vista vorrà gustare. Quanta e quale pelle scoprire. Quale orifizio visitare. Il vostro pensiero adesso sarà solo quello di donarvi. Scacciate dalla mente ogni tentativo di ripararvi. Ogni tentativo di negarvi. Qualsiasi ritrosia peggiorerà solo la vostra situazione. Dovete donarvi come un amante. Avete capito ???

- Credo… di si… miss ma non ne sono sicura…  non devo scappare insomma vero ?

- Scappare!?… Scappare è una parola che dovete dimenticare… cancellare dalla vostra mente. Semplicemente non esiste… la parola scappare non è stata inventata… Veramente io dicevo altro ma mi rendo conto che per te è prematura. Andiamo verso il cammello è li che ho deciso di punirvi… camminate diritta e con il tawse all’altezza dei seni lentamente non c’è fretta sua signoria vorrà gustare il movimento delle vostre natiche ancora candide, quindi non affrettatevi. Ecco così brava camminate sempre leggermente avanti.  Quando sarete arrivata dove sua signoria, o chiunque ne abbia l’ autorità, vi ha ordinato di andare, vi volterete lentamente e con un inchino consegnerete  lo strumento. Aspetterete in silenzio finche non vi viene tolto dalle mani. Ecco come faccio io adesso. Bene salite sulla panca. Da che parte dovete mettervi ?

- Me… me lo avevate detto prima… di qua…

- Si va bene ma questa è facile  ad ogni modo ricordatevi questa regola. Sua signoria per punirvi adopererà la mano destra quindi dovete fare in modo che il vostro culo sia sempre diretto verso la sua mano destra e la testa verso la sua mano sinistra avete capito ?

- Si… miss

- Prima di salire ricordatevi di togliervi tutto quello che indossate.

- Si miss

- Vi siete tolto tutto ? siete sicura?

- Ma miss cosa volete che mi tolga ancora ?

- Bene allora salite. Ora stendetevi bene…diritta   più giù… più giù il vostro ventre deve combaciare esattamente con la gobba… è stata fatta a posta… il vostro culo deve risultare la parte più alta del vostro corpo. Dritta con le gambe. Sua signoria non sopporta le pose scomposte… ricordatevene ed il vostro culo ve ne sarà grato.

- Miss ho paura mi tremano le gambe fate piano vi scongiuro…

- Non ho nessuna intenzione di fare piano questa è una punizione non un premio. Oggi è la vostra prima punizione e sarete legata in futuro vi capiterà spesso di non esserlo ma, per la vostra mente nulla dovrà cambiare… rimarrete in posizione come se foste legata… senza abbandonare la posizione per nessun motivo. Neanche se le vostre natiche dovessero prendere fuoco. Sono stata chiara ?

- Si miss ma… come faccio io… io non credo di riuscirci.

- Ah beh allora sarà peggio per te… o meglio sarà peggio per il tuo culo.

 
Così dicendo si chinò e cominciò a legarle i polsi.  Poi lentamente senza fretta girò attorno alla panca e allacciò anche la cinghia che teneva le due caviglie unite insieme.

Attraverso la schiena con una larga cinghia e la allacciò dalla parte opposta.

 

- la cinghia alle ginocchia è stata messa su ordine specifico di sua signoria perché non sopporta le posizioni scomposte. Ricordatelo quando verrai punita senza essere legata.

- Oohhh misss… ho tanta paura… miss. Vi prego… miss… fate piano… fate piano vi scongiuro.

- Allieva voi non avete voce in capitolo… voi siete qui per mio comodo… siete stata messa in questa posizione esclusivamente per il mio agio. Il vostro culo è stato messo a questa altezza esclusivamente perché io possa sculacciarvi nella maniera  a me più consona. Nessuno terra conto dei vostri desideri ne delle vostre rimostranze. Nessuno vi chiederà un parere e soprattutto nessuno terrà conto delle vostre lamentele.

Cominciò a palparle le natiche.

 

- Siete in mio potere questo culo non vi appartiene posso accarezzarlo se voglio oppure posso sculacciarlo a mio puro capriccio. Posso pensare di darvi pochi colpi oppure sculacciarvi fino a togliervi la pelle, come più mi aggrada. Voi Non avete voce in capitolo. Siete cosciente di questo ?

- Miss mi fate tanta pauraaa… misss. Vi prego non siate cattiva…

- Vi ho fatto una domanda rispondete… siete cosciente di questo !?

- Sissignora… si… miss.

- E allora perché stringete il culo quando io vi tocco? Chi vi ha dato il permesso ?
 Chi vi ha autorizzato a tenere un simile comportamento di rifiuto ?
chi vi ha autorizzato una ritrosia di questa gravità ?

- Ohhh.. miss.. ohhh vi… vi prego… miss… io… io… non lo sapevo…

- NON LO SAPEVATE ? eh… e io cosa vi ho insegnato poco fa ? dove sono andate a finire le mie parole ? non vi ho forse detto che DOVETE donarvi ? Vi sembra un atteggiamento di donazione stringere le natiche per sottrarsi a una carezza ? Eh ?

- Non… non ci riesco miss… è… è più forte di me… miiiiss vi pregooohhh…

- Sarà meglio per voi che impariate alla svelta altrimenti presto farete la conoscenza con il “ ragno” e vi garantisco che non è propriamente piacevole.

- Oohhh… io… misss… ohhh… a Saint Joseph... ooohhh

 

Cominciò a passeggiare avanti indietro per la stanza.

- Vi darò 24 colpi perché in questo castello è tradizione che la prima punizione sia almeno di due dozzine di colpi. Inoltre riceverete 10 colpi supplementari  perché poco fa avete osato intervenire nello svolgimento della punizione… poi …

Fece una pausa come se stesse ricapitolando un registro.

- …poi altri  12 colpi per aver stretto le natiche e aver rifiutato la mia carezza, di solito se ne danno il doppio ma visto che siete appena arrivata… vi farò una indulgenza.

- Ma miss… io… io non lo sapevoooo…

- Ora lo imparerete di sicuro. Inoltre riceverete 10 colpi per ogni oggetto che indossate. Vi ho messo in guardia per ben tre volte e voi avete sempre risposto in maniera arrogante ora… pagherete il fio…

- Ma miss… sono nudaaaaaa… misss…

Senza dire niente si avvicino alla sua testa e dai capelli cominciò ad estrarre una forcina.

Poi un' altra… poi un' altra…

Fanny gridava parole senza senso era in preda ad una crisi isterica non potendo agitare nient’ altro scuoteva la testa come una invasata.

Jennifer aspettò qualche minuto  passeggiando intorno alla panca… le accarezzò le cosce… poi le fece una carezza sulle spalle…

- Mia cara avete tenuto un comportamento arrogante,  se solo foste stata più umile  vi avrei suggerito io che… non eravate del tutto nuda, ma vedrete che questa lezione vi porterà giovamento.

 

Così dicendo allargò il pugno sotto gli occhi di Fanny  e mostrò 4 forcine.

 

- 40…e 10…50… 62… vi siete meritata 86 colpi…

 

Si portò in posizione  appoggiò il tawse sulle natiche e allungò il braccio  per prendere la distanza.

- 86 non mi piace è un numero stupido,  lo arrotonderò a 100. Vedrai… te lo ricorderai meglio. La prima punizione 100 colpi… non è da tutti…

 
Fanny ormai non parlava più singhiozzava continuamente.

Un urlo invase la stanza  la punizione era iniziata.

Metodica facendo passare qualche istante tra un colpo e l’ altro Jennifer  colpiva sistematicamente le natiche. Colpi secchi dolorosi ma non cattivissimi.

Aveva metodo marcava le decine con un colpo decisamente più cattivo degli altri.

Contava ad alta voce… si era assunta lei questo onere… era troppo pretendere

Il conteggio da parte della corrigenda.

Per distribuire meglio il numero elevato dei colpi aveva debordato anche sulla parte alta delle cosce. Il candore della pelle aveva lasciato ora il posto ad un rosso carminio che in alcuni punti sconfinava con il viola.

Fanny gridava gridava , naturalmente nessuno si curava delle sue grida, nessuno faceva caso a lei…

Circa a metà punizione Jennifer le si avvicinò e cominciò ad accarezzarle il culo.

 
- Come vedi sei nelle mie mani. Desidererei che il tuo culo si offrisse di più verso la cinghia. Ho come la sensazione che non si protrae verso la cinghia ma anzi si stringe a difesa e scappa verso l’ interno… che ne dici? E’ una mia impressione ?

- Ahhh… aahhhrrggg.. milady…io… non lo so… io…io… non lo so…vi prego …basta basta vi pregoo… aahhh.. io …

- Fatemi vedere come vi donate… sforzatevi… voglio sentire le vostre natiche che si protendono su… su… tirate su questo pancino… su… allentate questi muscoli… su il resto della punizione dipende da quanto vi sforzate…

In realtà Fanny non ce la faceva a rilassare le natiche  faceva dei tentativi che avevano come risultato un pulsare ritmico che mise in imbarazzo Jennifer . Non si aspettava  un atteggiamento così erotico. E soprattutto non si aspettava la sua reazione di fronte a quello spettacolo. Si sentiva bagnata. Si scosse smise di toccarla e ricominciò a calare fendenti, ma un attento osservatore avrebbe potuto obbiettare che non erano poi così particolarmente severi. Se ne rese conto anche lei.. si scosse da quel torpore erotico e si concentrò sul lavoro che doveva fare. Ne mancavano sette

Appoggiò il tawse poi calò una sculacciata proprio come si deve.  Fanny che era sprofondata in una specie di oblio delirante… sgranò gli occhi e cacciò un urlo isterico.

Come svegliata di soprassalto si rese conto che qualcosa era cambiato. E che l’ inferno poteva essere più brutto di quello che aveva vissuto fino a quel momento. Il dolore straziante che avvampò dalle sue natiche le confermò che i colpi adesso erano molto più cattivi di quelli di prima… Ricominciò ad implorare… sapeva che non c’era nessuna possibilità di riduzione ma… implorava e mendicava almeno di tornare come prima.

No anzi peggio ... erano adesso le cosce che prendevano fuoco… Sentiva la sua maestra che la esortava a donarsi… aveva un ronzio continuo nelle orecchie si sentiva piangere…

Provò in un barlume di coscienza a alzare le natiche ma immediatamente furono morse da quello strumento implacabile. Era come sperare che il gatto non azzannasse il topo.

Invece azzannò ogni volta… appena accennava a alzare le natiche arrivava il morso.

Non ce la fece a resistere gli ultimi colpi li prese completamente rattrappita.